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weekend a Bruxelles

Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

weekend a Bruxelles

Mi sono accorta che i biglietti per Bruxelles, almeno dall’aeroporto di Pisa, sono spesso molto economici. Me ne sono chiesta più volte il motivo, ma ne ho approfittato per tornarci con un’amica qualche giorno a giugno scorso. Beh, se dovessi dare una valutazione, potrei dirti che ha meno attrattive a livello turistico rispetto ad altre capitali europee. Ma se è vero che una destinazione può piacere o meno, è vero anche che la bellezza si trova ovunque, basta guardare con occhi più attenti.

Perciò ho pensato di proporti quest’itinerario, che dà luce ai colori di una città spesso grigia…andiamo, parti con me per un weekend a Bruxelles alla scoperta dell’arte dei suoi musei e dei murales!

I murales di Bruxelles

Froud & StoufFrédéric Jannin and Stefan Liberski

Una delle cose che mi ha colpito di Bruxelles è la quantità di murales sparsi per la città, dai luoghi più frequentati alle zone più periferiche. Questa sorta di tributo che si manifesta ancora sotto forma di valorizzazione del contesto urbano, ha iniziato a prendere piede agli inizi degli anni ’90. Un omaggio che il popolo belga ha fatto agli inventori e ai personaggi dei fumetti che hanno reso il Paese famoso nel mondo. Sembra che ci siano almeno una sessantina di opere che rallegrano le strade, e sicuramente già conosci alcune di queste figure.

Per esempio, ti dice qualcosa Tintin? Ecco, il giovane reporter belga, protagonista di tante avventure della serie a fumetti, insieme al suo cagnolino Milù, è proprio uno di quei volti noti! Ma non è l’unico, infatti altri due personaggi famosi che riconoscerai sono Asterix e Obelix. E poi dove mi giravo giravo, nelle vetrine dei negozi vedevo tante stampe e statue di Puffi. Finalmente ho capito! Soltanto durante questo weekend a Bruxelles ho realizzato che i mitici omini blu del cartone animato che mi ha fatto tanta compagnia durante l’infanzia, sono stati creati da un fumettista nato in un comune della Regione di Bruxelles-Capitale, il cosiddetto Peyo. Il loro nome originale è Les Schtroumpfs, e il murales a loro dedicato decora il soffitto dell’arcade del Carrefour de l’Europe, di fronte alla stazione centrale. Camminando a testa all’insù, ci si imbatte anche in rappresentazioni più a carattere sociale: mi ha fatto molto piacere notare come la città appoggi l’orgoglio LGBTQIA+, dedicandogli inoltre un attraversamento stradale arcobaleno.

Ad ogni modo, se hai intenzione di seguire un vero e proprio itinerario della street art di Bruxelles senza affidarti al caso, qui trovi la mappa con la collocazione dei vari murales.

Murales LGBTQIA+ Bruxelles

Il Museo Magritte

Pensare di andare a Bruxelles senza visitare il museo dedicato ad uno dei più celebri artisti belgi, per me è quasi immorale. Ovviamente, questa è solo la provocazione di una fervente sostenitrice dell’espressione artistica, ma davvero tra un dolcissimo gaufre e una barretta di cioccolato, ti assicuro che ne varrà la pena.

Museo Magritte

L’esperienza inizia subito, a partire dall’osservazione dell’edificio che ospita la collezione, poiché il contrasto tra l’architettura neoclassica e il surrealismo delle 250 opere firmate dall’artista è molto forte.

Magritte modifica il significato della realtà grazie ad un gioco di illusioni, che lascia spesso lo spettatore con il dubbio su come interpretarla. A chi non risuona la famosa opera “Il tradimento delle immagini? “Ceci n’es pas une pipe.” Qui potrai giudicare tu stesso se quell’oggetto rappresenta una pipa o no.

Altre realtà a Bruxelles richiamano l’importanza di Magritte. Uno dei murales più famosi, infatti, si chiama La Bambina Magritta e fu realizzato da una nostra concittadina sarda, Vanna Vinci, in omaggio ad uno dei suoi artisti preferiti. Se vuoi vederla imposta su Maps l’indirizzo Rue du Marteau n°6.

La Fleur en Papier Doré

Come capita in molte città così ricche di storia, anche a Bruxelles è ancora aperto il luogo di ritrovo dei più illustri rappresentanti del surrealismo nazionale. Si tratta di un bistrot di quartiere che si chiama La Fleur en Papier Doré; qui si respira ancora l’atmosfera di un passato celebre. Ti consiglio di farci un salto perché oltre ad avere l’opportunità di gustare una deliziosa birra belga (ne esistono più di 1500 tipi), in questo caffè si conservano tutt’oggi alcuni dei disegni di Magritte, oltre a collage e aforismi dei suoi colleghi.


Il Manneken-Pis
, il bambino che fa la pipì

Per concludere questo percorso da seguire durante un weekend a Bruxelles, non puoi non scattare almeno una foto al simbolo della capitale. Si sa, questa fontana è un’attrazione molto mainstream ormai, ma comunque carina da vedere. La statua è piccolina, me l’aspettavo più grande, circa 50 cm di bronzo, concentrati nel corpo e nell’espressione di un bimbo che, senza alcuna malizia, urina tutto nudo alla luce del sole. A seconda dell’occasione lo si incontra anche vestito e possiede una collezione di abiti regalategli da presidenti di vari Stati. Ci sono varie leggende che ruotano intorno alla simpatica figura: la più accreditata si riferirebbe al bambino in questione che avrebbe salvato la città da un incendio grazie al getto della sua pipì.

A fargli compagnia, posta in posizione più distante, ma comunque sempre nei pressi della Grand Place, c’è anche una bambina, la Jeanneke-Pis. Anche lei, sfacciatamente, fa i suoi bisogni davanti a chiunque le passi davanti, e quando io l’ho incontrata per la prima volta, si stava facendo portavoce della giornata contro lo sfruttamento del lavoro minorile.

Spero che questo itinerario all’insegna di colori e fantasia possa esserti di ispirazione. Per aiutarti a organizzare al meglio il tuo viaggio, dai un’occhiata a questo itinerario di Bruxelles, descritto da una vera local. E se disponi di più tempo, non rinunciare a scoprire Bruges, la Venezia delle Fiandre.

Infine, un consiglio da veri viaggiatori: prima di organizzare il prossimo tour, ricorda di stipulare un’assicurazione di viaggio capace di metterti al riparo dagli imprevisti che possono sempre capitare: Miprendoemiportovia ti regala uno sconto del 10% sull’assicurazione Heymondo, cliccando su questo link. Buon viaggio!

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Ciao! Sono Elena Balestri, toscana d'origine e mediterranea nell'anima. Sogno di diventare una nomade digitale, potendo così vivere la vita che sogno, viaggiando, la mia più grande passione.Sono sempre stata molto curiosa ed ho sempre creduto nel potere della condivisione della bellezza, che si trova in ogni luogo, basta saperne coglierne le sfumature: ecco perchè adoro scrivere di viaggio, per consigliare a chi viaggia, da solo o in compagnia, quali sono le migliori esperienze da fare in quel luogo, e raccontarlo secondo i miei occhi... Nelle mie avventure non mancano mai il contatto con il mare e la natura, la scoperta dell' arte locale, ed il divertimento. Provare per credere... ti aspetto su colorposidonia.org!

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