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Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

Parlando di Reykjavík si pensa subito alla capitale del nord per eccellenza! Ed in effetti lo è essendo la capitale, di uno stato indipendente, più a nord del mondo!

Reykjavík è uno di quei posti remoti di cui si è sempre sentito parlare! Nel mio immaginario di bambina si trattava di un piccolo villaggio con casette in legno sepolte da una coltre di neve e contornato da geyser che qua e là sbuffavano i loro spruzzi di acqua calda verso il cielo; arrivare in città era un’impresa ardua ed infatti solo pochi esploratori avrebbero avuto il privilegio di scoprirla!

Beh, in verità Reykjavík è una vera e propria città con una popolazione complessiva di 140 mila abitanti e nemmeno così difficilmente raggiungibile siccome tante compagnie aeree (anche low cost) volano regolarmente su questa tratta. Si tratta di una città viva e cosmopolita, ricca di musei, di arte e con un innato senso estetico.

Il nome deriva dal norreno (una lingua scandinava) e significa “baia di fumo”, traendo probabilmente ispirazione dal vapore che si alzava dalle sorgenti termali della zona. La mia immaginazione di bambina aveva dunque un suo perché!

Proprio qui nel 874 d.C si stabilì il primo insediamento permanente dell’Islanda; fino al XVIII secolo però non vi su nessuno sviluppo urbano ma solo fattorie sparse sul territorio. Fu nel 1768 che quindi la città venne ufficialmente fondata trasformandosi poi nel fulcro delle attività commerciali, culturali e governative dell’Islanda.

Ma partiamo dal principio.

Quando andare, dove dormire e cosa portare a Reykjavík

Non mi stancherò mai di dirlo: io credo fermamente che non esista una stagione giusta o sbagliata per visitare i luoghi! Esiste solo una diversa versione del posto e se si è viaggiatori, bisogna saperla affrontare per quello che è.

A maggior ragione se stiamo pianificando un viaggio in città!

Io sono stata in ottobre, le temperature erano intorno allo zero ma c’era un bel sole. In ogni caso, credo che in qualsiasi stagione una visita in questa città non presenti particolari criticità. Il centro storico è piccolo e facilmente visitabile a piedi; avrete musei, negozi, caffè e locali accoglienti in cui rifugiarvi in caso il freddo diventi troppo pungente, perciò io non mi porrei particolari limiti stagionali. Considerate inoltre che in estate, la “stagione giusta”, l’Islanda è letteralmente presa d’assalto quindi pianificare il viaggio in un altro periodo potrebbe avere il grande vantaggio di assicurarvi una visita non troppo affollata!

Per l’alloggio scegliete il centro città; siccome si gira facilmente a piedi il mio consiglio é di dormire in un posto altrettanto comodo, così eviterete qualsiasi spostamento con i mezzi pubblici! Prenotando con anticipo ci sono opzioni un po’ per tutte le tasche!

In valigia mettete abiti caldi (in tutte le stagioni, anche in estate!) e vestitevi con il metodo “a cipolla” per poter “togliere strati” quando siete all’interno di musei o locali.

Prima di partire, naturalmente, è consigliato stipulare un’assicurazione di viaggio: Heymondo è in grado di assistere in caso di problemi o imprevisti in tutto il mondo; inoltre, attivandola da questo link, avrete un 10% di sconto sul prezzo finale!

Come arrivare in città

L’aeroporto si trova a Keflavik, una città limitrofa a circa 50 km da Reykjavík, nella Reykjanes peninsula.

Ci sono un paio di compagnie private che effettuano il servizio di transfer e le cui corse sono schedulate secondo gli arrivi dei voli (costo circa € 25/tratta) e partono solo quando il bus è stato riempito. Il mio consiglio è di prenotare il transfer in anticipo su loro sito per non rischiare di restare senza posto o di dover aspettare che si riempia la corsa successiva.

Alternativamente potete optare per il servizio bus pubblico (linea 55 costo circa € 12) seppur sia molto lento (90 minuti contro i 50 minuti delle compagnie private). Oppure noleggiate un’auto, l’opzione maggiormente suggerita se volete anche visitare i dintorni della capitale o se la città è solo una delle tappe del vostro grand tour dell’Islanda.

Itinerario per visitare il centro di Reykjavík

La città ha un centro storico raccolto attorno a qualche via e che si può facilmente girare a piedi (come in tutta l’isola non ci sono né treni né metropolitane).

Iniziate a gironzolare per le strade principali come Laugavegur Street, la strada più tipica a mio avviso, piena di casette, negozi e bar caratteristici; qui potreste già trovare qualche bel souvenir da portare a casa! Poi proseguite su Skólavörðustígur Street,la strada degli artisti, quella con l’arcobaleno dipinto sull’asfalto perfetta per qualche foto ricordo!

Percorrendo quest’ultima in salita arriverete all’iconica chiesa simbolo della città, la Hallgrímskirkja. L’imponente quanto particolare edificio dedicato al culto luterano fu edificato a partire dal 1945 e nelle intenzioni dall’architetto rappresenterebbe le colonne di basalto tipiche del paesaggio islandese.

Senza dubbio non passa inosservata con i suoi 74,5 metri di altezza. Grazie all’ascensore panoramico (a pagamento) che conduce in cima al campanile offre la miglior vista panoramica di tutta la città. Consiglio vivamente di non perdervi la salita! Gli interni della chiesa invece, visitabili gratuitamente, sono particolarmente austeri e richiamano lo stile neogotico.

Sul piazzale antistante troviamo poi la statua di Leif Erikson, un famoso esploratore del X secolo che secondo le saghe islandesi fu il primo uomo europeo ad arrivare in America ben prima di Cristoforo Colombo!

Ridiscendendo dalla stessa via attraverserete il parco di Arnarhòll e vi troverete in Laekjargata, la via più commerciale della città (quella con l’Hard Rock Cafè per intenderci!). 

Girando a destra poi dirigetevi verso l’Harpa, Concert Hall and Conference Centre, e fermatevi ad ammirare la sua architettura luccicante e le facciate in vetro che creano bellissimi riflessi; potete accedere liberamente per dare uno sguardo anche agli interni o bere qualcosa nell’elegante  bar al piano terra. Proseguendo la passeggiata a bordo mare troverete la Sun Voyager (Solfar), l’iconica opera in acciaio di Jón Gunnar Árnason, un nave vichinga che rappresenta la promessa di una patria sconosciuta. Progettata negli anni ’80 per commemorare il bicentenario della fondazione della città, ne è diventato uno dei monumenti più fotografati grazie anche alla sua posizione scenografica affacciata sulla baia e con i monti sullo sfondo. Super fotogenica!

Tornando indietro dirigetevi verso la Old Town che si sviluppa sulle sponde del lago Tjöornin, abitato da centinaia di papere e cigni. Qui non potete perdervi un hot dog dal famosissimo Bæjarins Beztu Pylsur, un baracchino che serve, a quel che si dice, i più buoni hot dog del mondo preparati con un mix di carne di agnello, maiale e vitello.

In alternativa per un pranzo “economico”, non facile da trovare a Reykjavík, dirigetevi nella zona del porticciolo vecchio ed entrate in uno dei tanti ristorantini che servono ottime zuppe di pesce e piatti tipici islandesi. L’esperienza in sé, oltre al pranzo, è da provare!

A seguire scegliete uno tra i vari musei visitabili in città. Io ho scelto il Museum of Whales, a poca distanza dal porto e sempre raggiungibile a piedi.

Questo museo, particolarmente immersivo, contiene la riproduzione a grandezza naturale dei giganti del mare e ne riproduce i suoni. L’esperienza è molto interessante e didattica.

Per concludere la giornata in bellezza, verso l’ora del tramonto prendete l’auto (o la linea bus 18) e recatevi al museo Perlan. Il mio consiglio? Prendetevi un cappuccino nel bar dell’ultimo piano subito sotto la cupola panoramica in vetro e godetevi la vista a 360° sulla città e i suoi dintorni!

Il Perlan ospita il planetario Árora, che propone uno spettacolo audiovisivo in cui viene riprodotta l’aurora boreale e la mostra permanente Wonders of Iceland legata alle origini e all’evoluzione del territorio islandese! Dicono che sia un’ottima opportunità per sperimentare tutte meraviglie naturalistiche del paese e che, se non vi sarà possibile proseguire nel viaggio di esplorazione dell’isola, potrete così averne un verosimile assaggio virtuale!

Come si divertono la sera gli islandesi?

Vi do due opzioni ugualmente meritevoli!

La prima è strettamente legata alle previsioni meteo e non solo: se la serata è quella giusta (scaricatevi una app con le previsioni) andate a caccia dell’aurora boreale!

Per farlo dovrete recarvi un po’ fuori città in una zona dove l’inquinamento luminoso non disturbi la visuale.

Bisogna armarsi di tanta pazienza ma se sarete fortunati vi godrete uno spettacolo unico!

La seconda opzione è quella di partecipare ad un “runtour” ovvero un pub tour! È una delle attività serali predilette dagli islandesi!

L’usanza è talmente diffusa e famosa che tante agenzie propongono anche dei veri e propri tour organizzati!

Il giro inizia sul tardi, non prima delle 23; a quell’ora le vie del centro, prevalentemente nel week end, sono affollatissime di ragazzi, e non, che bevono e ballano! Ci sono locali per tutti i gusti da quelli con musica dal vivo a quelli con disco dance!

Info utili: L’età minima per bere è di 20 anni e l’Islanda ha tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza, quindi, si torna a casa in taxi o a piedi!

Le birre e gli alcolici in generale sono molto molto costosi. Un trucco dei giovani islandesi è infatti quello di bere già a casa prima di uscire per non vedersi prosciugata la carta di credito!

Disclaimer: l’alcool fa male ragazzi, ma se passate a Reykjavík nel week end dovete almeno minimante partecipare a questo evento super pop!

Reykjavík è la citta giusta per trascorrere un weekend lungo?

Ritengo che questa città sia l’ideale per trascorrere un long week end! Contenuta nelle dimensioni ma vivace e ricca di cose da fare e vedere! 

Due giorni sono il numero ideale per esplorare la città e viversela rilassatamente, trascorrendo anche qualche oretta seduti nei suoi cafè calorosi ed accoglienti davanti ad una cioccolata bollente oppure gironzolando a caccia del perfetto Lopapeysa, il classico maglione islandese (non potete tornare a casa senza!).
I musei poi sono tanti e super interessanti. Io ho visitato quello sui cetacei ma ve ne cito alcuni che a mio avviso potrebbero piacervi: il museo delle saghe islandesi, il museo marittimo di Reykjavík, il museo del Punk e quello fallologico (ebbene si esiste un museo sui falli!).

Le migliori gite in giornata nei dintorni di Reykjavík

Se avete un giorno extra a diposizione ci sono un’infinità di gite giornaliere che si possono fare partendo dalla capitale.

Eccovi alcuni esempi:

  • Ammirare i giganti del mare in una gita di Whale watching
  • Trascorrere una giornata immersi nelle acque calde e azzurrissime della Blue lagoon
  • Far un tour del cosiddetto Golden Circle per vedere i geyser in azione
  • Esplorare il Parco Nazionale di Thingvellir dove si scontrano le placche tettoniche del Nord-America e dell’Eurasia
  • Stupirsi davanti alla laguna glaciale di Jökulsárlón
  • Fare un tour della famosa penisola di Snaefellsnes

Quindi in definitiva io consiglierei un viaggio a Reykjavík? Assolutamente si! Reykjavík è una città che ti stupisce: fredda nel clima ma calorosa allo stesso tempo nell’accoglienza, con una storia urbana recente ma comunque ricca di tradizioni popolari e infine con un senso dell’estetica, dell’ordine e della cura cittadina che la rende particolarmente graziosa e godibile!

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Ciao, sono Elena del blog Fuoridirotta! Appassionata da sempre di viaggi ma con una vita super regolare, il viaggio é la mia boccata di ossigeno rispetto alla routine quotidiana. Ti racconto i miei viaggi di coppia on the road, le esperienze piú autentiche e la miglior ottimizzazione del tempo a disposizione. Innamorata della fotografia come modo per catturare emozioni e ricordi, non posso fare a meno di acquistare “oggetti dal mondo”! Questi due elementi non mancano mai nelle mie avventure!

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