Visitare Ferrara in bici: gironzolando per la città degli Estensi

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Da quando mi sono trasferita a Bologna, approfittando della sua posizione strategica, ho iniziato a dedicare i miei weekend alla scoperta delle splendide città vicine, facilmente raggiungibili in treno. La prima escursione l’ho dedicata alla città degli Estensi, Ferrara. Leggendo la guida, quello che mi aveva colpito di più, e che non sapevo, è che la città è famosa per le sue piste ciclabili. Così ho preparato un itinerario per visitare Ferrara in bici, complice la meravigliosa giornata di sole primaverile.

Il centro è molto vicino alla stazione: si imbocca una delle tante piste ciclabili e via, si sfreccia tranquillamente fino a raggiungere il centro storico, iscritto nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

La sua bellezza sta nella fila ordinata di edifici rinascimentali e medievali perfettamente conservati, che si possono ammirare passeggiando (o pedalando) con tutta calma grazie all’assenza di traffico.

L’edificio che attrae maggiormente l’attenzione quando si arriva in città è lo splendido castello estense, uno dei pochi esempi in Italia di maniero completamente circondato da un fossato d’acqua. E’ semplicemente affascinante: sembra ancora abitato dai duchi, tanto è animato e ancora al centro della vita cittadina.

Nella piazzetta antistante si svolgono spesso mercati stagionali, mentre nel cortile interno si incontrano musici di strada e persone sedute a chiacchierare tra le sue antiche mura.

Il castello poi ospita spesso eventi speciali, rievocazioni storiche ed è possibile fare una visita guidata davvero speciale, soprattutto per i bambini: una visita fatta proprio in compagnia del Duca d’Este o di Lucrezia Borgia, illustre abitante del castello dalla vita contrastata, per scoprire da vicino amori, intrighi e delitti avvenuti tra le mura di questo maniero.

Uno dei luoghi che più ho amato di questo posto è la loggia degli Aranci, una terrazza piena di alberi di agrumi che si affaccia sul centro storico, dove lo sguardo si perde a contemplare il viavai tranquillo delle persone.

Incamminandosi lungo Corso Ercole I d’Este si entra nella zona che viene chiamata l’Addizione Erculea dal nome del Duca che più desiderò cambiare il volto di Ferrara, per trasformarla a fine 1400 da cupa città medievale a moderno centro rinascimentale. Per progettarla Ercole I chiamò uno degli architetti più illustri dell’epoca, Biagio Rossetti, che creò una struttura urbanistica di eleganza unica, invidiata da molte corti europee. In effetti passeggiare tra le vie del centro, tra edifici maestosi e pieni di storia come il palazzo Comunale e la cattedrale, è davvero un piacere.

Non solo per chi come me ama la storia, ma anche per chi vuole semplicemente gironzolare a faccia in su o ammirare le vetrine delle botteghe artigianali che si susseguono tra un monumento e l’altro. Il bello del centro di Ferrara, infatti, è anche il fatto che non è pieno di negozi di catene commerciali come in tante altre città, ma si conservano ancora molti negozietti gestiti da sempre dalla gente del posto e curati nei minimi particolari.

Per apprezzare Ferrara a pieno però bisogna esplorare la sua parte più antica, imboccando via Bersaglieri del Po e inoltrandosi tra le strette viuzze in pietra, dove la parola d’ordine è il silenzio e la pace più totale.

Continuando lungo via Terranova si incontra un altro dei capolavori della città, la tranquilla basilica di S. Francesco, da ammirare all’ombra degli alberi antistanti.

Proseguendo lungo questa via si raggiunge una delle case nobiliari meglio conservate di Ferrara, casa Romei. Sono molti i palazzi che vale la pena di visitare a Ferrara, uno in particolare non si può davvero perdere: il palazzo dei Diamanti, che ospita la Pinacoteca Nazionale e dove in questo periodo è stata allestita un’interessante mostra dedicata a Matisse.

C’è infine un’esperienza che se venite a Ferrara in bicicletta dovete proprio fare: un giro completo lungo le antiche mura che la circondano. 8 km di sentiero ininterrotto da dove ammirare la città dall’alto ma anche la campagna circostante, mentre i raggi del sole filtrano attraverso i rami degli alberi.

Non dimenticate poi di assaggiare alcune delle specialità tipiche della cucina di Ferrara: dalla coppia ferrarese, un tipo di pane croccante fatto a forma di x, passando per i cappellacci di zucca fino al Pampepato, un dolce al cioccolato arricchito da mandorle, frutta secca e candita. Io ne ho fatto incetta al panificio pasticceria Cappelli, in via Ripagrande, prima di caricare la bici in treno e lasciare una città spesso trascurata dai turisti ma che ha davvero molto da offrire.

Post scritto dalla tata collaboratrice Cristina Pasin di parliamodiviaggi.it

View Comments

  • Ferrara l'ho visitata più di 10 anni fa: ero con la scuola. Mi ricordo che mi colpì molto, così a misura d'uomo. Tornerei volentieri a visitarla!

    • e perché magari non in bici? Ferrara è vero è una meta da gita scolastica anche noi siamo andati da piccoli ma poi tornarci da grandi ha tutto un altro sapore :)

Published by
Cristina Pasin

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