Weekend a Volterra tra storia, arte ed artigianato

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Strade che si snodano tra dolci colli dorati screziati di verde, vigneti e uliveti che fanno compagnia lungo il cammino, questo è il panorama che guida a Volterra. I colori cambiano con il passar delle stagioni, ma conservano sempre la loro bellezza e rendono questo borgo ed i suoi dintorni una destinazione favolosa per un weekend fuori porta tutto l’anno.

Volterra è una tappa imperdibile per conoscere la Toscana. È la regina che domina la Val di Cecina, e uno delle cittadine più famose di Pisa, dalla quale dista circa 65 km, un’oretta in automobile.

Si può scegliere di visitarla in giornata o dedicargli più tempo per godersi l’atmosfera gioviale e rilassante del posto. E se hai intenzione di spingerti oltre nell’esplorazione della provincia di Pisa, ecco qualche consiglio su un itinerario pensato per scoprire altri borghi forse meno conosciuti.

Cosa vedere a Volterra

Volterra fu una delle più importanti tra le 12 città del popolo etrusco. La Toscana, parte dell’Umbria e del Lazio fino alle sponde del fiume Tevere, e addirittura parte dell’Emilia Romagna (Bologna affonda qui le sue origini), costituivano l’Etruria. Con l’arrivo dei Romani, tutto venne assoggettato al loro dominio, ma comunque loro si ispirarono molto al modo di vivere etrusco. Si sa per certo, infatti, che gli ultimi re del periodo monarchico, erano etruschi e facevano parte della dinastia dei Tarquini.

Le mura di Volterra costituivano la più grande cinta muraria dell’ Etruria, che solo nel Medioevo venne inglobata da un nuovo sistema difensivo su volontà del Comune. Sono ancora in piedi e ben visibili, come le sei porte di accesso, l’unica etrusca però è la Porta dell’Arco. Queste non sono l’unica testimonianza tangibile del passato del paese: un sito molto interessante da visitare è l’Acropoli Etrusca. La piazza principale, Piazza dei Priori, invece trasporta immediatamente in un’atmosfera medievale. Qui sono situati il Palazzo dei Priori, ovvero gli alti magistrati, il Palazzo del Podestà e il Palazzo Vescovile.

La Deposizione di Rosso Fiorentino – Pinacoteca Comunale di Volterra

Sono due, poi, i musei che ti consiglio di visitare: la Pinacoteca Comunale e L’Ecomuseo dell’Alabastro, il cui ingresso si trova al suo interno. La pinacoteca ospita una delle più belle e delle più celebri deposizioni della storia dell’arte: La Deposizione di Rosso Fiorentino. Il pittore manierista immortalò la discesa di Cristo dalla croce, un momento poco rappresentato nelle opere dell’epoca. La scena è disordinata, dinamica, oserei dire violenta, visto i colori ed i contrasti cromatici, come il tono verde del corpo di Gesù e il rosso delle vesti di alcuni dei personaggi. La pala, di grandi dimensioni, comunica la disperazione della situazione. Nel 2021 ha compiuto 500 anni, e per l’occasione è stata restaurata, tornando al suo splendore nel 2023. Mi ha colpito anche la presenza è l’opera Scala del Paradiso di di Michelangelo Pistoletto, che contrappone il suo carattere contemporaneo a quello antico della deposizione, comunque stabilendovi un dialogo. La scala come simbolo sacro della salita e della discesa. Molto interessante è anche la sezione dedicata alla numismatica: sono esposti fiorini d’oro, testoni, e scudi fiorentini.

Negli ultimi anni Volterra si è avvicinata all’arte contemporanea grazie alle sculture di Mauro Staccioli: un dialogo tra arte e territorio declinato in percorso che attraversa il paesaggio volterrano. Sono sculture monumentali di forma geometriche che riprendono i colori della terra natia dell’artista. Queste sculture-intervento disegnano un vero e proprio itinerario tra arte e natura nella bellissima Toscana: un commovente sguardo innamorato che l’artista vuole condividere con i viaggiatori, per trasmettere le sue emozioni nei confronti del posto dove è cresciuto.

Scultura di Mauro Steccioli sulle campagne di Volterra

In giro per Volterra noterai un sacco di negozietti che vendono manufatti più o meno pregiati in alabastro. L’alabastro è sempre stata una risorsa fondamentale per il territorio, già usata dagli Etruschi per la decorazione delle urne funerarie. L’Ecomuseo dell’Alabastro è il posto giusto per capire quali sono le caratteristiche di questa pietra, per conoscere il motivo per cui il territorio in questione ne è ricco, e qual è la sua storia all’interno del panorama economico e culturale di Volterra. Dalla lavorazione di questo materiale, più morbido del marmo, i cosiddetti alabastrai, i maestri artigiani, realizzano vere e proprie opere d’arte che scolpiscono sempre vicino al sole. Nel museo ne vedrai diversi tipi, dai manufatti più antichi, a quelli più moderni. Una tradizione autentica che resiste a discapito della modernità.

Ecomuseo dell’Alabastro – Volterra

La soluzione più economica per visitare i siti che ti ho indicato più la Cisterna Romana, il Teatro Romano e il Museo Etrusco, è la Volterra Card: con una spesa di 20€ hai l’accesso garantito nell’arco di 72 ore.

Inoltre, ti suggerisco di fare un salto al Museo della Tortura, che discosta dalle realtà di cui ti ho parlato fino a questo momento, ma è curiosamente macabro capire come le persone venivano torturate nel medioevo: si sa, conoscere la storia per non ripeterla.

Cosa mangiare a Volterra e dintorni

L’ultimo fine settimana di ottobre e il primo di novembre, si terrà a Volterra il Volterragusto, festival dedicato quest’anno al connubio tra cibo e storia. Il prodotto principe sarà il tartufo, una delle molte eccellenze locali con cui si preparano primi piatti deliziosi. Sono molto comuni i piatti, sia primi che secondi, a base di carne di selvaggina, soprattutto quella di cinghiale. A volte si trovano paninoteche dove si prepara il lampredotto, di eredità fiorentina, da accompagnare con un bicchiere di vino, magari un buon Chianti.

Come muoversi

Il modo migliore per raggiungere Volterra è con l’automobile. Si può arrivare anche in treno, la stazione ferroviaria è quella di Volterra-Saline-Pomarance, ma le corse non sono molto frequenti. Il centro storico è interamente ZTL, e i punti di interesse molto vicini tra loro. Qui trovi alcuni degli indirizzi utili per lasciare l’auto: parcheggio La Dogana, parcheggio Docciola, parcheggio Gioconovo.

Volterra è sempre un’ottima idea quando si tratta di organizzare un weekend in Toscana, ed è un borgo che si presta agli appassionati d’arte, da quella più antica a quella più contemporanea. Se hai tempo visita anche l’incantevole borgo di San Gimignano, che dista da qui soltanto una 30 di km. Non te ne pentirai.

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